Beni culturali ebraici, i progetti per il 2025
Il presidente Dario Disegni lo ha ricordato al Consiglio Fbcei riunito a Roma per discutere le linee programmatiche per il 2025. Partendo appunto dall’assistenza a offrire alle Comunità «nella predisposizione delle domande di contributo da presentare alle competenti Soprintendenze», per la valorizzazione e riqualificazione dei beni di riferimento. «Costante», ha sottolineato, è l’interlocuzione con tutti i soggetti coinvolti.
Durante la riunione, apertasi con i saluti della presidente Ucei Noemi Di Segni, Dario Disegni ha citato tra i progetti pluriennali motivo di soddisfazione e impegno «lo sviluppo della Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo italiano Tullia Zevi, affidato dall’Ucei alle cure della Fondazione con l’obiettivo di farla divenire sempre maggiormente un polo di ricerca e di attività convegnistiche e seminariali» e il lavoro di approfondimento «sulle fonti musicali liturgiche, progetto anch’esso affidato di recente dall’Ucei alla Fondazione», oltre a iniziative di carattere strutturale «quali il completamento della catalogazione dei beni culturali ebraici nelle diverse regioni, il proseguimento della catalogazione dei libri ebraici antichi presenti nelle biblioteche delle Comunità e dello Stato, la promozione del turismo culturale alla scoperta del patrimonio ebraico, la realizzazione di alcuni restauri importanti, quali quello del cimitero dell’antica Gorizia ebraica o della ricostituzione del portale dell’antica sinagoga di Livorno distrutto nel corso della Seconda Guerra Mondiale».
A livello di promozione culturale, Disegni si è soffermato sull’operazione congiunta con il Touring Club Italiano dalla quale è scaturita la guida Viaggio nell’Italia ebraica. Le meraviglie di una cultura millenaria, presentata durante la scorsa Giornata Europea della Cultura Ebraica «e molto ben distribuita nelle librerie di tutto il paese». Il presidente della Fbcei ha anche annunciato che è in definizione un accordo tra il ministero della Cultura, l’Ucei e la Consulta Rabbinica per definire gli interventi da svolgere nelle aree cimiteriali nel rispetto delle norme ebraiche.
nella foto anche Valeria Rainoldi di Verona