La famiglia nella Torah, nella letteratura e nell’arte
Ad aprire il programma una conferenza del rabbino Tomer Corinaldi dal titolo “Maschio e femmina li creò, l’importanza della famiglia nell’ebraismo”. Rav Corinaldi ha sottolineato il valore centrale che la famiglia riveste nella tradizione ebraica e partendo dal libro della Genesi (Bereshit) ha individuato tre dimensioni connesse alla famiglia. Quella naturale: maschio e femmina li creò, moltiplicatevi e riempite la terra. Quella sociale: non è bene che l’uomo sia solo. Quella storica: ogni famiglia ogni generazione aggiunge un nuovo capitolo alla storia umana.
La mattinata è stata allietata dagli intermezzi musicali di due giovani musicisti veronesi, Laura Sartori (arpa celtica) e Riccardo Alafaci (violino), che hanno eseguito brani della tradizione ebraica selezionati da Arianna Forneron e altri brani tratti dalla tradizione irlandese e scozzese.
Il pomeriggio si è aperto con la conferenza del professor Riccardo Mauroner (“Lontani da dove. Il volo terreno e celeste di Marc Chagall e altre storie di famiglie ebraiche nella letteratura del 900”). Un montaggio delle policrome tessere del mosaico del mondo familiare ebraico e insieme un attraversamento della quotidianità dove i luoghi, come le persone, sono tempo rappreso che solo la narrazione poetica, anche randagia e fluttuante, riesce riesumare e dipanare.
Ha concluso la Giornata il concerto-spettacolo Di tantse mishpokhe di e con Miriam Camerini, con Angelo Baselli al clarinetto e Manuel Buda alla chitarra. Durante la Giornata si sono svolte le visite guidate alla sinagoga e alla Verona ebraica, condotte da Marina Sorina. Il pubblico, pur non numeroso come per le passate edizioni, ha seguito attentamente e apprezzato le conferenze e calorosamente applaudito lo spettacolo e i musicisti.Ester Silvana Israel, vicepresidente Comunità ebraica di Verona
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