Parashat Pinchàs

 In Dall'Ufficio Rabbinico, Parashà della Settimana

Nella Parasha di questa settimana, Pinchas, si narra una storia molto interessante quella delle figlie di Zlofchad che morì senza lasciare eredi maschi. Zlofchad aveva cinque figlie che chiesero di ricevere una proprietà in Israele a nome del padre. Nel mondo antico l’eredità passava esclusivamente agli uomini, e anche le proprietà degli israeliti erano divisa in base ai capi famiglie maschili.
Ci volle molto coraggio alle ragazze per fare una richiesta del genere. La risposta di Dio conferma enfaticamente נתן” “תיתן(due volte dai, dai) la loro richiesta, e crea persino un precedente legale – in ogni caso, se una persona non ha figli, le figlie erediteranno i suoi beni nella Terra d’Israele.
Da ciò impariamo che Dio vede positivamente le nuove iniziative umane, se provengono da un luogo buono e vero. Queste ragazze hanno nomi legati al movimento in ebraico: Noa (movimento), Machla (danza), Chogla (girare in cerchio), Milka (camminare), Tirtza (correre). E anche la parola Halacha – la pratica ebraica deriva dalla parola ללכת Camminare.
La Torah è paragonata all’acqua, l’acqua deve essere sempre in movimento per dare la vita, e se sta ferma si trasformerà in una palude.
Naturalmente, la tradizione è il nostro fondamento e i 613 comandamenti della Torah dati sul Sinai sono eterni. Ma oltre alla Torah scritta, è stata data la Torah orale, per creare spazio
per il flusso e il rinnovamento.
E qui vediamo anche nella Torah scritta, una dimostrazione della questione.
La Torah è in evoluzione e ogni generazione aggiunge un altro livello alla generazione precedente. Le ragazze di Tzlofchad ci insegnano a non aver paura di prendere iniziative e innovare.
Shabbat Shalom per tutti !

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