Offese davanti alla Sinagoga durante le celebrazioni per il 25 aprile.

Come da programma ufficiale il corteo è giunto davanti alla Sinagoga per la deposizione di una corona  che ricorda il sacrificio di Rita Rosani ( medaglia d’oro al valor militare) partigiana ebrea morta combattendo sul Monte Comun. Ad accogliere il Sindaco  Tommasi e le Autorità erano presenti il Rabbino Tomer Corinaldi , la vicepresidente Ester Israel ed il Consigliere David Malamut e molti ebrei veronesi .

Assieme agli striscioni degli ex-deportati e della Brigata Ebraica erano presenti con slogan e bandiere diversi manifestanti di Verona per la Palestina che giunti davanti alla Sinagoga sventolando platealmente le bandiere palestinesi hanno iniziato a intonare slogan. La loro presenza non era inaspettata ma comunque era previsto che non sfilassero davanti alla Sinagoga per ovvie ragioni di sicurezza e tutela del luogo di culto.  Purtroppo così non è stato ed anzi hanno iniziato, proprio davanti alla targa di Rita Rosani ad urlare il noto repertorio di slogan pro-Palestina urlando offese rivolte  direttamente alla Comunità ebraica : ” assassini” “nazisti” fascisti … ed esponendo cartelli tra i quali : Stop al genocidio. Una chiara offesa alla memoria di tutti i partigiani ebrei italiani morti per la libertà del proprio Paese.

Nonostante l’intenzione di non rispondere alla provocazioni il Rabbino Corinaldi e molti altri ebrei e non ebrei  presenti, hanno ritenuto inaccettabile la situazione ed hanno urlato il loro sdegno. E’ seguito un acceso scambio verbale tra i pro-pal ed alcuni membri della Comunità Ebraica veronese. Chi scrive si è sentita dare direttamente in faccia dell’assassina e della nazista.

Resta incomprensibile la motivazione della presenza di bandiere palestinesi all’interno della manifestazione per il 25 Aprile che celebra la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo ed onora i valorosi combattenti della resistenza. Altro è la presenza della bandiera della Brigata Ebraica ; 5000 volontari ebrei , italiani e non, giunti in Italia  dalla palestina mandataria ( futuro Stato di Israele) per combattere a fianco degli alleati contro i nazi-fascisti. Il loro contributo fu determinate in Italia per sfondare la Linea Gotica. Per questo sostegno alla Liberazione , nel 2018, il Presidente Mattarella ha conferito alla Brigata Ebraica la medaglia al valor militare.

Senza calcolare la grande partecipazione di tanti ebrei italiani in diverse formazioni della Resistenza: nei gruppi socialisti, comunisti, azionisti. Il contributo è stato convinto e anche numericamente rilevante.

Vi fu forse una “brigata palestinese”? No , loro stavano dall’altra parte . Il Gran Muftì di Gerusalemme Amin Al Husseini stava con Hitler ( trovate facilmente on line le foto dell’epoca) e lo convinse ad organizzare una divisione Waffen SS araba con lo scopo di distruggere la presenza ebraica ovunque.

Dunque è  comprensibile aver replicato a  coloro che sventolavano la bandiera palestinese davanti ad un luogo di culto ed alla lapide in onore di una partigiana ebrea  e che si sono abbandonati a slogan offensivi e provocatori che rivelano una ignoranza abissale della Storia e strumentalizzano a fini politici una manifestazione che rappresenta l’unità degli italiani ed i valori dell’antifascismo.

Vi sono ben 364 giorni dell’anno in cui si può discutere ed esprimere le proprie opinioni politiche quali esse siano ma il 25 aprile è un giorno dedicato alla Liberazione d’Italia e non ad altro.

Questo non è festeggiare il 25 Aprile.

qui sotto immagine di un cartello —- per motivi di privacy non pubblichiamo le altre foto con i volti dei manifestanti e neppure i numerosi filmati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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