Fede semplice – Parashat Chukat 5785

 In Parashà della Settimana

di Rav Shmuel Rabinowitz, Rabbino del Kotel e luoghi sacri in Israele

tradotto ed adattato da David Malamut

La Parashat Chukat si apre con la mitzvah della Vacca Rossa (Parah Adumah), che la Torah definisce un “chok“, una legge priva di una ragione chiara o di una spiegazione logica.

Cos’è la mitzvah della Vacca Rossa? Una persona che è entrata in contatto con un cadavere o si è trovata sotto lo stesso tetto di una persona deceduta è considerata ritualmente impura per sette giorni. Per purificarsi, un sacerdote asperge la persona impura con una miscela di acqua e ceneri della Vacca Rossa il terzo e il settimo giorno. Questo rituale viene eseguito utilizzando un ramo di issopo. Dopo l’immersione in una mikveh (bagno rituale), la persona diventa pura la sera dell’ottavo giorno.

Re Salomone, considerato come uno dei più saggi di tutti gli uomini, disse a proposito di questo comandamento:

Pensavo di poter diventare saggio, ma è al di là delle mie possibilità“. (Ecclesiaste 7, 23)

I nostri Saggi insegnarono che la Vacca Rossa potrebbe essere vista come una forma di rettifica spirituale per il peccato del Vitello d’Oro. Nelle loro parole:

Lascia che la madre venga e pulisca il pasticcio fatto del suo bambino“.

La mucca, la madre del vitello, espia e “pulisce” l’impurità causata dal Vitello d’Oro. Ma cosa significa realmente questa metafora? Qual è il collegamento tra il peccato del Vitello d’Oro e la mitzvah della Vacca Rossa?

La generazione che vagava nel deserto fu testimone in prima persona della provvidenza di Dio: durante l’Esodo dall’Egitto, la divisione del mare, il dono della Torah e molti altri miracoli. Tutto era chiaro e buono, finché non sorse il minimo dubbio. Quando Mosè esitò a scendere dal Monte Sinai, il popolo si confuse. Quella confusione si trasformò rapidamente in ribellione e nella creazione del Vitello d’Oro.

La Vacca Rossa è l’antidoto a quel peccato. È un mitzvah senza ragione, e in essa risiede il segreto della fede. La fede ha un potere ben più grande di qualsiasi domanda o dubbio, o di qualsiasi “incompatibilità” con la realtà. La nazione di Israele, dalla cervice ostinata, ha sofferto attraverso tutti i dolori di questo mondo, eppure non ha mai perso la fede, fin dal peccato del Vitello d’Oro, che fu essenzialmente una macchia nella fede.

Non sempre comprendiamo. Non sempre sappiamo. Ma crediamo sempre in Dio, che tutto viene da Lui e che Lui governa il mondo. Fede significa sapere che tutto ciò che accade nelle nostre vite è orchestrato dall’alto. Non solo: in ultima analisi, è tutto per il nostro bene. Persino la mitzvah della Vacca Rossa, associata alla morte e all’impurità, ci ricorda che anche nei momenti più bui la fede ci dà la forza di sopravvivere e prevalere.

Il Rebbe di Alessandro (la città attuale di Aleksandrów Łódzki in Polonia), Rabbi Yerachmiel Yisrael Yitzchak Danziger, autore dell’opera “Yismach Yisrael”, vista come la base del chassidismo, è stato uno dei più grandi rabbini polacchi.

Pur non avendo mai avuto figli e avendo sopportato sofferenze personali, la sua presenza irradiava gioia e piacere, godimento spirituale. Poco prima della sua scomparsa, disse:

Per quarant’anni ho lavorato per infondere gioia nei cuori del popolo ebraico“.

Nel suo commento sulla mitzvah della Vacca Rossa, il Rebbe di Alessandro si concentra sulla fede semplice, una fede che ogni ebreo possiede. Questo tipo di fede porta pace e calma, senza domande o complessità, anche quando manca di “ragione” o logica.

Citando il rabbino Yosef Yaavetz, uno dei rabbini espulsi dalla Spagna, che scrisse:

Nei tempi di persecuzione del passato, coloro che si aggrappavano saldamente alla fede semplice, senza speculazioni intellettuali, rimanevano sempre saldi nella loro fede…

La fede è più forte di ogni logica. È radicata nel cuore di ogni ebreo.

Questa permette a una persona di provare pace e gioia sconfinata in qualsiasi circostanza, in qualsiasi momento. Pertanto, la Vacca Rossa, è una mitzvah senza alcuna logica comprensibile che esprime questa fede potente e incrollabile. È la correzione spirituale per il peccato del Vitello d’Oro, quando gli Israeliti persero la fede.

Fede, è quella anche quando le cose non hanno senso. Fede, è quella anche quando la vita è dura. Anche quando abbiamo domande, resteremo sempre saldi nelle nostre convinzioni.

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