Teshuva -Ritorno

 In Dall'Ufficio Rabbinico

Shalom Chaverim,

quando arriviamo a parlare del processo di Teshuva – Ritorno, il processo di abbandono del peccato, consiste di 3 tempi.

Passato – riconoscere il peccato e pentirsene,

Presente – lasciare il peccato, cambiare.

E futuro: accettare di non peccare più in futuro.

Tutto ciò dovrebbe essere accompagnato da una confessione.

Il Baal Shem Tov, fondatore del movimento Chasidut, parla di come nella nostra generazione il lavoro dovrebbe concentrarsi sul fare il bene e non sulla lotta al male. E penso che esattamente lo stesso processo possa essere portato avanti anche in modo positivo.

E si compone di 3 punti centrali: 1. *Gratitudine* – ringraziare per il bene, per quello che abbiamo. Per vedere il meglio della nostra vita e i momenti belli. guardare tutte le cose buone e belle dentro di noi. Per vedere le buone azioni che abbiamo compiuto e progredito. e goditeli! 2. *Rinnovamento* : la nostra capacità di aprire gli occhi e il cuore a qualcosa di nuovo, a nuove persone, a nuove idee, a nuove esperienze. Per capire che Dio è intorno a noi ovunque e non ci resta che fargli posto dentro di noi, nel nostro mondo, e lasciarlo entrare. 3. Il *desiderio* il *sogno* – Il Rabbino di Piasecna, grande educatore che durante la Shoah scrisse il bellissimo libro: Il Fuoco Sacro, prima di essere assassinato, parla del potere dell’immaginazione. È nostro potere immaginare noi stessi dove vogliamo essere: in tutti gli ambiti, personalità, famiglia, lavoro, ambizioni. Dobbiamo immaginare ciò che sogniamo. immaginare noi stessi come vorremmo essere. E il potere dell’immaginazione ha il potere di cambiare la realtà. il passato. Il presente e il futuro: gratitudine, apertura all’innovazione e sogni per il futuro. In ebraico siamo nell’anno di תשפ”ד – תהא שנת פתיחת דלתות
che è un acronimo: possa essere l’anno dell’apertura delle porte! Buon anno e dolce anno nuovo a tutti!

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