Legnago, al Museo Fioroni la mostra personale di Tobia Ravà “Memorie d’infinito”

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Domenica 17 marzo, alle 17, la Casa Museo della Fondazione Fioroni ospiterà l’inaugurazione della mostra personale di Tobia Ravà “Memorie d’infinito”, a cura di Maria Luisa Trevisan e Saverio Simi de Burgis. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 12 maggio nei seguenti orari: dal martedì al venerdì 9-12; mercoledì e domenica 15-19; lunedì e sabato chiuso.

Tobia Ravà è nato a Padova da famiglia veneziana nel 1959, ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino. Si è poi laureato in Semiologia delle Arti all’Università di Bologna. Dal 1977 ha esposto le sue opere in varie parti del mondo (Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Slovenia, Austria, Croazia, Brasile, Stati Uniti, Canada, Argentina, Israele, Marocco, Russia, Cina, Giappone) ed è presente in diverse collezioni sia private che pubbliche. Dal 1988 si occupa di iconografia ebraica. Inoltre, negli anni, è stato promotore di numerose iniziative culturali in Italia, ma non solo, diventando uno degli artisti più interessanti e originali nel panorama dell’arte contemporanea. Nel 1998 è stato tra i soci fondatori di Concerto d’Arte Contemporanea, associazione culturale che si propone di riunire artisti con le stesse affinità per riqualificare l’uomo ponendolo in sintonia con l’ambiente. Nel 2010 un suo lavoro è stato donato a Papa Benedetto XVI dal rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma. Nel 2011 è stato invitato ad esporre al Padiglione Italia alla 54a Biennale di Venezia. Nel 2012 nel Principato di Monaco si è tenuta l’esposizione Venezia-Venezia, da Francesco Guardi a Tobia Ravà. Nel 2014 il Comune di Padova ha dedicato a Tobia Ravà una grande mostra poi allestita anche a Tel Aviv e a Roma.

Sono questi solo alcuni dei momenti che hanno scandito la ricca vita artistica di Ravà. L’artista veneziano, per la prima volta a Legnago con una sua personale, ha deciso di regalare alla Fondazione Fioroni e ai legnaghesi un’occasione davvero unica esponendo per alcune settimane una significativa antologia di opere, un autentico viaggio nell’infinito, fatto di numeri e simboli che Ravà sa trattare con particolare perizia e sensibilità.

«Le sale della Casa Museo Fioroni frutto del lavoro paziente della signorina Maria Fioroni, sono un enorme contenitore di oggetti: reperti archeologici, cimeli risorgimentali, manufatti artistici e documenti storici di grande importanza – dichiara Federico Melotto, direttore della Fondazione Fioroni -. Da alcuni anni abbiamo deciso di potenziare l’attività della Fondazione organizzando mostre temporanee di artisti emergenti e di altri invece più affermati, come nel caso di Ravà che ha accettato la nostra proposta e di questo non possiamo essere orgogliosi. Perché un museo del territorio e della città come il nostro deve essere anche un luogo di incontro e di socialità, nonché una virtuosa cinghia di trasmissione in grado di mettere in circolo arti e linguaggi differenti per contribuire alla crescita culturale complessiva della comunità».

 

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