ISRAELE SOTTO ATTACCO – Il messaggio del Consiglio

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Sabato 7 ottobre nel giorno sacro di Shabbat e  di Simchat-Torà un  vigliacco attacco terroristico di Hamas ha sconvolto il giorno festivo. A cinquant’anni dall’aggressione di Yom Kippur una pioggia di missili lanciati da Gaza si è riversata su tutto il sud di Israele e anche su Tel-Aviv. Da una breccia al confine si sono infiltrati centinaia di terroristi che hanno portato morte e distruzione con l’obiettivo di fare più vittime civili possibili. Donne, bambini e anziani. Un attacco barbaro contro persone in inermi nelle strade , alle fermate degli autobus nelle loro stesse case. A questo si è aggiunto l’orrore dei rapimenti e l’angoscia per le persone di cui non si hanno notizie.

La Presidente ed il Consiglio della Comunità Ebraica assieme al Rabbino Corinaldi esprimono profondo ed incondizionato sostegno al Popolo di Israele e cordoglio per le vittime e le loro famiglie  . Il nostro pensiero va ai nostri fratelli , ai nostri parenti ed amici in Israele ed ai soldati dell’IDF che sono chiamati a proteggere lo Stato d’Israele , unica democrazia del Medioriente.

Anna Trenti Kaufman ha rilasciato una dichiarazione pubblicata su L’Arena di oggi:

 C’è molta apprensione nella Comunità Ebraica veronese per quanto sta accadendo in Israele. L’aria è pesante e il pensiero va ai parenti che vivono nel Paese sotto i bombardamenti. Israele rappresenta un punto di riferimento per la dispora e trovo rilevante la solidarietà confermata dal governo italiano e da altri Paesi europei. Mattarella ha subito fatto dichiarazioni di vicinanza per un attacco di intensità veramente grave. Stupisce che siano passati esattamente 50 anni dall’inizio della guerra del Kippur, un altro attacco arabo che aveva colto del tutto di sorpresa lo Stato ebraico.

Celu Laufer racconta a l’Arena che  alle 11:30 ha informato il Rabbino di quanto stava accadendo. Essendo  Shabbat non si poteva accendere la TV o la radio. Ma ieri era anche un giorno di festa solenne a conclusione della festa di Sukkot ,che in ebraico significa Capanne e sono appunto le capanne che caratterizzano questa festa gioiosa che ricorda la permanenza degli Ebrei nel deserto dopo la liberazione degli Ebrei dall’Egitto. Quarant’anni in cui abitarono in dimore precarie accompagnati però, secondo la tradizione , da ” nubi di gloria”. Nella nostra Sinagoga era previsto un pranzo collettivo con i fedeli dopo la celebrazione religiosa…

Con decorrenza immediata sono state potenziate da parte della Prefettura le misure già attive di protezione della Sinagoga e degli altri obiettivi sensibili.

Il Consiglio della Comunità Ebraica di Verona rassicura gli iscritti che la sicurezza di ognuno ha la priorità assoluta e che sono state intensificate le misure di sicurezza per garantire la massima protezione della Sinagoga e della Comunità.  Vengono mantenuti costantemente i contatti con gli organi di sicurezza .

In questo momento di crisi il valore e la nostra forza più grande è stare uniti.

 

 

 

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