6 marzo 2019

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Secondo un sondaggio pubblicato martedì dal Gutman Center for Research dell’Israel Democracy Institute, il 50,3% degli israeliani intervistati concorda sul fatto che è più difficile scegliere per chi votare in queste elezioni rispetto al passato, un’affermazione condivisa in modo particolare dagli elettori che si collocano nell’area che va dal centro-sinistra al centro-destra. Alla domanda su quale sia il criterio principale per decidere il voto, il 25,4% ha indicato le posizioni dei partiti sulle questioni socio-economiche, il 18,1% il leader del partito, il 16,6% gli affari esteri e la difesa, il 9,9% la qualità dei candidati in lista, l’8,5% le chance del partito di far parte del prossimo governo, il 6,5% le prestazioni del partito nella Knesset uscente, il 7,8% altri motivi. Curiosamente, interrogati non sul loro criterio ma su quello degli israeliani in generale, gli stessi intervistati hanno indicato come prevalente la questione della sicurezza rispetto al costo della vita e delle abitazioni, alle indagini a carico del primo ministro Netanyahu e alle questioni relative ai rapporti laici/religiosi e arabi/ebrei.

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Fonte: Israele.net

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