30 aprile 2019

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E se una ragazzina avesse avuto Instagram durante la Shoà? In un video postato lunedì sui social network, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che sta seguendo con interesse lo sviluppo della pagina Instagram “Eva’s Story” (la storia di Eva), concepita per comunicare ai giovani cosa è stata la Shoà mediante un approccio innovativo attraverso gli occhi di una ragazza ebrea ungherese di 13 anni di nome Eva Heyman: una persona che è realmente esistita, che sognava di diventare una fotoreporter e che tenne un denso e toccante diario dei tempi terrificanti in cui visse e morì. Eva fu deportata ad Auschwitz, dove venne assassinata nell’ottobre del 1944. Il suo diario termina poco prima che venisse deportata. Alcuni hanno criticato il progetto, concepito e finanziato dall’uomo d’affari Mati Kochavi e sua figlia Maya, definendolo una volgarizzazione irrispettosa della storia. Dal canto suo, Netanyahu ha invece elogiato l’iniziativa in quanto utile “per mostrare al mondo e ricordare a noi stessi cosa abbiamo perso nell’Olocausto e cosa abbiamo ottenuto creando lo stato d’Israele”. I post sulla pagina Instagram “Eva’s Story” (equivalenti a un film di 50 minuti alla cui realizzazione hanno concorso 400 persone tra cui una casa di produzione ucraina e un cast britannico) saranno disponibili dalle 16.00 (israeliane) di mercoledì 1 maggio, vigilia della Giornata dedicata in Israele alla memoria della Shoà.

(clicca per vedere il trailer)

“Caro diario, sei il più fortunato del mondo perché non puoi sentire, non puoi sapere che cosa terribile ci è accaduta: i tedeschi sono arrivati!”, scriveva Eva Heyman il 19 marzo 1944 quando i nazisti occuparono la sua città in Transilvania, allora conosciuta come Nagyvárad in ungherese e Groysvardeyn in yiddish, oggi chiamata Oradea in rumeno. Il 30 maggio, poco prima di essere deportata, Eva scrisse le sue ultime parole: “Caro diario, non voglio morire. Voglio vivere anche se questo significa che sarò l’unica persona autorizzata a rimanere qui. Ma non posso più scrivere, caro diario. Le lacrime scorrono dai miei occhi”.

Una foto non datata di Eva Heyman (clicca per ingrandire)

 

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Fonte: Israele.net

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