3 aprile 2020

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E se Anna Frank avesse avuto una videocamera anziché un diario? Il 30 marzo la Casa-Museo “Anne Frank” di Amsterdam ha iniziato a postare su YouTube i 15 episodi (di 5-10 minuti l’uno) che raccontano la vicenda dell’adolescente ebrea rimasta chiusa nell’alloggio segreto più di due anni finché fu scoperta e deportata dai nazisti a Bergen-Belsen, dove morì prima di compiere i 16 anni. Nel “video-diario” di Anna Frank tutto viene riprodotto fedelmente (luoghi, persone, eventi) salvo la presenza della videocamera. Gli episodi, girati in olandese, sono disponibili con sottotitoli in inglese, spagnolo, portoghese, tedesco. “Il modo in cui leggiamo il diario di Anna è sempre influenzato dalle nostre stesse vite – ha detto a Times of Israel il direttore del museo, Ronald Leopold – Di questi tempi, anche la pandemia influenzerà il modo in cui le persone leggono il diario”. Il progetto, partito più di un anno fa, cade al momento gusto, secondo Leopold, in particolare per gli insegnanti costretti a fare scuola a distanza.

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Fonte: Israele.net

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