29 novembre 2019

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Un gruppo di ricerca della facoltà di medicina dell’Università di Gerusalemme e del Centro per le scienze cerebrali “Edmond & Lily Safra”, guidato dal prof. Alexander Binshtok, ha sviluppato un metodo per indirizzare i farmaci chemioterapici direttamente sulle cellule maligne ignorando quelle sane. La scoperta, pubblicata in un recente numero di Frontiers in Pharmacology, potrebbe consentire ai medici di ridurre le dosi di chemioterapia riducendo gli effetti collaterali e migliorando la compliance al trattamento e la prognosi generale. “La maggior parte dei trattamenti anti-cancro – spiega Binshtok – non sono sufficientemente specifici e attaccano le cellule sane insieme a quelle maligne”, il che causa i noti effetti collaterali negativi. Lo studio si concentra sull’espressione selettiva della proteina TRPV2 da parte delle cellule tumorali. Quando attivata, la proteina TRPV2 apre un canale all’interno delle membrane cellulari. “È troppo presto per fare previsioni concrete – aggiunge Binshtok – ma speriamo che questa scoperta possa aprire la strada a un nuovo metodo di somministrazione più mirato, che riduca drasticamente le sofferenze dei pazienti”.

Alexander Binshtok nel suo laboratorio all’Università di Gerusalemme (clicca per ingrandire)

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Fonte: Israele.net

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