7 agosto 2020

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Una nuova mostra archeologica all’aperto è stata inaugurata domenica scorsa sul lungomare di Ashkelon. La città, che sorge nella piana costiera meridionale d’Israele, ha più di 3.800 anni di storia, dice l’archeologo Sa’ar Ganor, che spiega: “Per via della sua posizione, nell’antichità Ashkelon è sempre stata un porto importante”. Già abitata in età neolitica, intorno al 1.800 a.e.v. si afferma come centro cananeo, le cui imponenti fortificazioni sono ancora visibili nel Parco Nazionale di Tel Ashkelon. Descritta nella Bibbia come una delle cinque principali città filistee, la città continuò a funzionare durante il periodo persiano ed ellenistico, diventando un porto importante durante il periodo romano (Ascalona). “I romani la ridisegnarono secondo i loro canoni, creando cardo e decumano – continua Ganor – Il vino della zona veniva esportato in tutto l’impero: abbiamo trovato i suoi vasi in più di 45 siti in Europa e Africa”. La città continuò a vivere durante il periodo bizantino e all’inizio del periodo islamico. Fu poi un importante centro crociato, successivamente distrutto dalle truppe musulmane e mamelucche. La nuova mostra presenta reperti risalenti al periodo romano e bizantino e comprende resti di colonne e navi, sarcofagi in pietra riccamente decorati e copie di colorati mosaici bizantini.

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Fonte: Israele.net

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