30 maggio 2019

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Dopo che il primo ministro incaricato Benjamin Netanyahu non è riuscito a raccogliere una coalizione di 61 parlamentari (su 120) entro la scadenza della mezzanotte di mercoledì, la Knesset ha approvato in seconda lettura (con 74 voti contro 45) la legge per lo scioglimento anticipato della 21esima legislatura e nuove elezioni il prossimo 17 settembre. Il Likud ha proposto il disegno di legge (che per la prima volta nella storia del paese scioglie il parlamento un mese dopo il suo insediamento ufficiale) per evitare che il presidente Reuven Rivlin incaricasse qualcun altro di formare il governo. Insieme al Likud, hanno votato per lo scioglimento Yisrael Beytenu, Ebraismo Unito della Torah, Shas, Kulanu (confluito martedì nel Likud), Unione dei Partiti dell’Ala Destra e i due partiti arabo-israeliani Ra’am-Balad e Hadash-Ta’al. Le trattative di Netanyahu si sono definitivamente arenate quando è risultato impossibile trovare un accordo fra Avigdor Lieberman, che ha sostenuto fino all’ultimo la proposta di legge sulla coscrizione obbligatoria dei giovani ultra-ortodossi già concordata quand’egli era ministro della difesa, e i partiti ultra-ortodossi contrari alla proposta di legge.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e (dietro) Avigdor Lieberman, leader di Yisrael Beytenu, durante la seduta della Knesset (clicca per ingrandire)

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Fonte: Israele.net

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