3 ottobre 2019

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Un team di ricercatori e imprenditori di Gerusalemme ha elaborato una cura per il diabete che potrebbe entrare in commercio già nei prossimi anni. La Betalin Therapeutics, fondata circa quattro anni fa sulla base di un decennio di ricerche condotte da Eduardo Miterani della facoltà di scienze dell’Università di Gerusalemme, ha sviluppato il primo pancreas bio-artificiale composto da tessuto polmonare suino e cellule secernenti insulina. Il pancreas artificiale verrebbe impiantato nel paziente dove sarebbe in grado di misurare il livello di zucchero nel sangue e secernere la quantità ottimale di insulina necessaria per bilanciarlo. “Si tratta di un nuovo approccio – spiega il CEO, Nikolai Kunicher – Oggi disponiamo solo di metodi per gestire la malattia. Questa sarebbe una vera cura. Il pancreas diabetico ha perso la funzione di secernere insulina e noi gliela restituiamo. Il paziente non dovrebbe più iniettarsi insulina”. Il pancreas bio-artificiale verrebbe impiantato sottocute con una procedura ambulatoriale in anestesia locale. Finora il team ha completato le prove sugli animali. Gli studi clinici sull’uomo sono previsti entro i prossimi 12 mesi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, vi sono circa mezzo miliardo di persone in tutto il mondo che soffrono di diabete di tipo 1 o 2. Di queste, circa 160 milioni sono insulino-dipendenti. Se i test andranno bene, tutti coloro che usano insulina saranno idonei per la cura Betalin. Tra i membri del comitato consultivo di Betalin figurano Sidney Altman, premio Nobel 1989 per la chimica, personalmente affetto da diabete, e Aryeh Warshel, anch’egli vincitore del Nobel per la chimica nel 2013.

Da sinistra: Avi Treves, capo Ricerca &Sviluppo di Betalin Therapeutics, il premio Nobel Sidney Altman e Nikolai Kunicher, CEO di Betalin

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Fonte: Israele.net

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